Vero e proprio pilastro della dieta mediterranea, la pasta è un alimento fondamentale nell’alimentazione di grandi e piccini. Collocata alla base sella piramide alimentare insieme ad altri alimenti, la pasta è un prodotto a base di farina di diversa estrazione ed è tipico delle diverse cucine regionali. Può assumere diversi formati ed è destinata alla cottura in acqua bollente e sale oppure con calore umidi è salato.
Le origini della pasta sono antichissime, il prodotto infatti era già ampliamente conosciuto ai tempi della magna Grecia (sud Italia) ed Etruria (Italia centro occidentale), dove però veniva chiamata con diversi appellativi.
Inizialmente la pasta era conosciuta con il termine greco làganon o con l’etimo italico makària o makarōnia il cui significato è “cibo beato”, offerto in cerimonie funerarie. Indipendentemente da come veniva chiamata la pasta da sempre ha rappresentato un alimento importante nella vita dell’uomo e, ancora oggi, rappresenta un piatto importante per un’alimentazione sana ed equilibrata. Molti secoli prima di Gesù gli etruschi erano già abituati a produrre e a consumare i primi
tipi di “pasta fresca”.
La prima indicazione dell’esistenza di qualcosa di simile alla sfoglia risale al I millennio a. C. infatti, come accennato, la parola greca laganon era indicato per indicare un foglio grande e piatto di pasta tagliato a strisce. Ma la pasta assume una grandissima importanza allorquando si scopre che è possibile conservarla per lunghi periodi di tempo, per poter dunque superare crisi e carestie. È proprio in questo momento l’uomo scopre la differenza fra due tipi di grano: grano tenero: che prosperava sul versante settentrionale, e grano duro: che prosperava nei climi caldi.
Ecco dunque che assistiamo alla diffusione in parallelo di due tipi di pasta la pasta a lunga conservazione, cioè la pasta secca prodotta con grano duro, e la pasta breve conservazione, la pasta fresca prodotta invece con grano tenero.
Anche la pasta, cosi come altri prodotti, può essere prodotta sia a livello industriale che artigianale. Le differenze sono sostanziali, si parte dalla:
* dimensione del luogo dove la pasta viene prodotta, i pastifici artigianali sono più piccoli di quegli industriali;
* minore è il numero delle persone impiegate che solitamente appartengono allo stesso nucleo familiare;
* diversità nel processo produttivo, un pastificio industriale si serve di diversi automatismi, quello artigianale, pur avendo macchinari per determinati fasi produttive ha, nella lavorazione a mano, il suo punto di forza che dunque richiederà
temi più lunghi.
Basti pensare che per il processo di essiccazione l’essiccazione, non avendo necessità temporali, un pastificio artigianale può svolgerla anche in range che vanno dalle 24 alle 72 ore.
Un’altra caratteristica importante che distingue la pasta artigianale è la qualità del grano. Viene di fatti utilizzato il grano duro disponibile in varie tipologie: integrale, semola, semolato.
La Calabria vanta un’antica e radicata produzione di pasta artigianale, tipi e formati diversi che variano da zona in zona, ognuno delle quali conserva tradizioni e usanze proprie. Tra le paste artigianali spiccano per qualità e tradizione; Maccaruni, Fileja, Rascatielli, Sagne Chine, Fusilli, Tagliatelle,Torchietti, Strozzapreti ecc ecc.; l’elenco è ancora lungo ma ciò che accomuna e le diverse tipologie di pasta, è il sentimento genuino che rientra a far parte degli ingredienti base per creare un prodotto che
origina direttamente dal cuore